venerdì 13 luglio 2012

Sulla consapevolezza


Sono giornate strane. Di caldo e decisioni meditate, di momenti piacevoli e altri meno. Di vacanze, sorrisi e pensieri e preoccupazioni per le persone care. Un week end al mare, quello ormai passato, in Salento, dove l'acqua è limpida e trasparente e nuotando è come se avessi l'impressione di trovarti in un'immensa piscina a cielo aperto. "Questa è la felicita", pensi ad alta voce tra una bracciata e l'altra con il sole che ti bacia. Non serve altro. Salvo tornare nella bellissima camera dell'hotel e notare che hai assunto un colore simile a un'aragosta e la notte svegliare il tuo compagno pregandolo di darti sollievo con della crema idratante! Brutta, stupida, presuntuosa: il fatto che tu abbia più melanina degli altri non è sinonimo di indistruttibilità, che ti è preso? Ti piaceva dare consigli a destra e manca su come affrontare l'afa e proteggersi dal sole e poi cosa hai fatto? La degna punizione è stata presto incassata: fino a mercoledì indossavo una maschera nera nerissima che più nera non si può e che al primo movimento falso è venuta giù come pelle di serpente. Ho avuto il volto sfigurato per le spellature per ore, avevo voglia di piangere ogni volta che mi specchiavo e mi ungevo di crema doposole per far passare i sensi di colpa. Altro che, non servono a nulla, quando si è ridotti in queste condizioni l'unica soluzione è accettare i propri limiti e darsi una bella passata di scrub! Certo non è bello indossare il vestito che ti lascia le spalle scoperte e notare come ti siano spuntate sulla schiena due chiazze di pelle più chiara a forma di ali che si diffondono a macchia d'olio, ma così è. Domani è sabato, si va al mare (protetti stavolta!) e si cerca di riderci su. 


Quanto al resto è venerdì, poca voglia di fare qualsiasi cosa, una danza della pioggia effettuata con successo e un acquazzone, quello di ieri, che ha abbassato il tasso di umidità fuori e dentro il mio cervello. Spero quindi di poter respirare quanto basta per essere efficiente ancora per due settimane, dopodichè ferie almeno per un po'! Nel frattempo maturo decisioni, faccio la brava e cerco di mantenere la calma, anche se ammetto, non è facile. E nonostante tutto ringrazio per il dono improvviso di questi giorni: la consapevolezza. Essere coscienti dei propri mezzi e sapere esattamente cosa fare, questa è soddisfazione. Magari un giorno ti alzi e molli tutto per ricominciare daccapo, hai davanti a te il vuoto e sai che dovrai affrontare settimane, mesi difficili, ma vuoi mettere la soddisfazione una volta tanto di essere sicuri di sé? Se tutto è in bilico non è possibile pretendere equilibrio, l'unica certezza è la tua solidità, quella e la capacità di sognare, essere testardi, desiderare ardentemente qualcosa. Tanto chi la dura la vince. E non provate a raccontarmi il contrario!

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