giovedì 20 agosto 2009

Te quiero Barcelona

I ritmi dell'estate possono essere davvero devastanti se abbinati ad una pseudo-convinzione di riuscire a divertirsi e contemporaneamente a gestire studio, lavoro e impegni vari, che si sa, vengono gestiti bene solo a mente fresca, con almeno otto ore di sonno alle spalle e una voglia
matta di viaggiare in quinta. Metti invece rincasare ogni notte non prima delle due, il sapore dell'estate appena in bocca, la voglia di trascorrere più tempo con gli amici e quella di fare altre cento, mille cose con loro; prendi tutto questo e poi cerca di affiancarlo allo studio e al lavoro, vedrai che bel pasticcio ne vien fuori! D'altro canto però come si fa a mettere la testa al posto, a parlare al cervello e dirgli di rigare dritto quando il cuore batte all'impazzata e le gambe
vorrebbero correre ancora in vacanza? Ecco, in questi giorni sono decisamente combattuta. Divisa perfettamente a metà.



C'è una parte di me che vorrebbe trascorrere almeno un altro mese in vacanza. Il mare più limpido e cristallino dopo l'affluenza delle masse di vacanzieri, i ritmi lenti e oziosi del pomeriggio, le gite, gli happy hour, le serate che poi diventano notte fonda. E poi c'è l'altra parte, quella un
pò più scrupolosa e determinata che non vede l'ora che il caldo passi, perchè si sa che anticipo sempre i tempi e già a Ferragosto sento il profumo del Natale. Questa mia parte sogna il tepore della casa durante un temporale, le serate con gli amici a casa mia a guardare un film (o magari a giocare a poker, visto che ormai li sbanco sempre tutti e proprio ieri mi sono guadagnata un meritatissimo secondo posto!), le pizze, la festa della birra il giovedì sera, il doposcuola con i bimbi, lo studio (perchè no) e l'entusiasmante lavoro-avventura che sto vivendo in questi mesi e di cui vi parlerò prestissimo.

E mentre decido da che parte stare, mi è appena venuto in mente che non vi ho ancora mostrato neanche una foto della mia Barcellona con gli amici, che vergogna!

Giuro: ho impiegato due giorni interi di inutili tentativi per preparare queste slide! Non so perchè, ma mi è impazzito il programma, che ogni cinque secondi puntualmente si resettava, così ho mandato all'aria il volenteroso progetto di aggiungere le foto più significative e ho colto al volo la generosità di Slide che mi ha concesso almeno di salvare tutto il lavoro. Sulla vacanza ci sarebbe davvero tanto da dire, ma preferisco che parlino le foto al posto mio. Raccontano di un viaggio senza pretese, con una compagnia che seppure di tutto rispetto, era stata messa su in poco tempo e senza pensarci due volta. Raccontano di una bella scoperta arrivati sul posto, dove sono crollate le paure sulla convivenza per lasciare il posto ad un sorriso ogni qual volta ricordo i turni in bagno (eravamo in sei), le cene immense, eterne da leccarsi i baffi a casa nostra, le risate, gli scherzi, le cadute a causa di quel maledetto gradino, i cocktails home made e l'allegra combriccola malfamata di quartiere che si intratteneva proprio sotto il nostro portone. Prostitute, trans, ladri e tossicomani di ogni sorta erano tutti riuniti alle spalle del Mercat de la Boqueria, un tripudio di colori e profumi di giorno salvo poi al calare della notte diventare un vero bordello! Nonostante tutto il ricordo è sempre bellissimo.

Una Barcellona vista da un'altra prospettiva, per me che c'ero già stata nei panni dell'allegra turista accompagnata dalla famiglia. Quest'anno è stata calda, afosa, seducente, da vivere fino all'alba sul Port Olimpic, nei mille locali che suonavano musica hip hop tra fumo e bolle di sapone.
Una Barcellona colorata, bellissima come la ricordavo, ma più sporca, chiassosa e gremita di turisti, con i suoi localini tipici, la musica e gli artisti di strada e il suo meraviglioso panorama visto da Parc Guell. Potrei continuare per ore, assicurandovi che non sono mancanti momenti decisamente no, ma ciò che conta, ciò che ricordo adesso quando penso a meno di un mese fa, non può che lasciarmi un dolce sorriso sulle labbra e farmi venire voglia di pensare alla prossima meta. Magari con la stessa compagnia.

3 commenti:

Angelica S. 21 agosto 2009 alle ore 12:18  

io a barcellona c tornerei oggi stesso con tutti voi!la città sapevo che era bella, ma vivere con voi cinque....uqella è stata una sorpresa! :)

Anonimo 21 agosto 2009 alle ore 15:56  

Barcellona è una meta nella lista delle mie priorità dei prossimi anni. Spero di andarci il più presto possibile!
Dicevo che ritrovo un po' della mia vacanza nella tua riguardo la convivenza e la paura di sclerare in comitiva...noi eravamo anche 8 ma almeno avevamo due bagni :P
Ho postato il mio racconto con tanto di slides...questa nuova piattaforma mi ha ridato l'ispirazione perduta alè!
Ti ringrazio per le tue dritte... vedremo se riuscirò a metterle in pratica stavolta. I template li avevo già provati ma non mi davano soddisfazione. Troppo facile la pappa pronta ;)
Alla prossima!

Smemo* 22 agosto 2009 alle ore 07:37  

Io ho adorato Barcellona.
Ci sono stata solo un giorno, ma di certe cose ti innamori a prima vista.
Mi piacerebbe tornarci prima o poi.

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