sabato 22 settembre 2012

E' stato il figlio


Un'amara risata sgorga dal cuore più volte guardando questo film. Per i personaggi, dal destino triste e la miseria nelle tasche, per i luoghi, quasi deserti di un quartiere di periferia di Palermo, per una Sicilia deturpata dalla mafia, ma che in questa pellicola è solo un'ombra silenziosa, per gli eventi, a discapito sempre dei più deboli, artefici del proprio destino ma poveri anche nell'animo. Un ritratto, quello della famiglia Ciraulo, che si allarga all'Italia intera. Rovinata dalla burocrazia, dalla politica, dall'approssimazione, dagli usurai, dall'arrabattarsi come meglio si può, anche a discapito degli altri, dai prepotenti e dai sognatori, dai maldicenti e dai furbi, da chi ostenta una ricchezza e una serenità che non ha, acquista un'auto di lusso, ma a casa non riesce a tirare a fine mese. E poi in un epilogo grottesco e paradossale, il cerchio si chiude esattamente come si è aperto. Lasciando l'amaro in bocca, facendo in modo che sangue chiami sangue, rivelando un'umanità abbruttita, esasperata, così tanto da strappare una risata quasi catartica.


"E' stato il figlio" è tratto dall'omonimo romanzo di Roberto Alajmo. Daniele Ciprì ne ha fatto una pellicola preziosa e difficile, presentata alla sessantanovesima edizione della Mostra del Cinema di Venezia. Potente, per la forza delle immagini e della fotografia, che fa del realismo brutale dei quartieri, delle case, dei paesaggi, una costante e arricchita di atmosfere assurde, espedienti teatrali, personaggi bizzarri dai volti e le espressioni a volte anche deformi.

Niente trama, nè anticipazioni, la storia è facilmente reperibile sul web e il meccanismo dello svolgimento semplice da comprendere. Questo post vuol essere uno spunto, un suggerimento per chi ancora non l'ha visto e un monito per quanti vorranno avvicinarsi, ma sono poco motivati. Infine, ancora una volta, un favoloso Toni Servillo (ti vien voglia di vederlo recitare per ore), alle prese con un per nulla semplice dialetto siciliano. 

 

E' stato il figlio
 Anno di produzione: 2012 
Paese: Italia 
Durata: 90 min 
 Regia: Daniele Ciprì 
Cast: Toni Servillo, Giselda Volodi, Aurora Quattrocchi, Benedetto Ranelli, Alfredo Castro 

5 commenti:

Siboney2046 22 settembre 2012 alle ore 17:21  

Lo voglio vedere, spero solo che li mio cinema lo passi, ma ho qualche dubbio!

vito m. 24 settembre 2012 alle ore 20:03  

Dico che hai la capacità di endere un film interessante ...a prescindere.
Le tue recensioni sono sempre un invito a vedere un film, al quale non si resiste facilmente.
Ti auguro una buona serata, con amicizia, Vito

Anna 24 settembre 2012 alle ore 20:51  

Hai ragione Vito, difficilmente recensisco un film che non mi è piaciuto, o meglio, difficilmente vedo un film che non mi piace, almeno in base al trailer. Ne discutevo proprio qualche giorno fa con un amico: so che è paradossale e che non sempre dal trailer si capisce come andrà a finire, ma se la trama "mi prende", allora a prescindere dal finale o dal suo andamento, sono sicura che il film mi piacerà! :) Buona serata anche a te caro Vito!

Unknown 25 settembre 2012 alle ore 10:35  

Grazie per la tua segnalazione, Anna. Ho provato a cercarlo sulla rete, ma niente. La nostra è un'Italia che soffre di tutte quante le cose di cui parli. Non credo che ci libereremo di certi tumori, è come se li avessimo nel dna. A presto, xo

Anna 25 settembre 2012 alle ore 10:44  

Buona giornata Giorgia! Purtroppo lo credo anch'io, è come se certe problematiche siano una nostra caratteristica!

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