Fendi Baguette: celebrating an icon
Willy Ronis, Le Petit Parisien 1952 |
Un filoncino di pane portato sottobraccio, appena sfornato, croccante e al tempo stesso soffice. Il solito tragitto dal fornaio verso casa fatto di corsa, un bambino sorridente che non vede l'ora di assaporarne la fragranza, magari prima del pranzo, accompagnandolo al contenuto della pentola già sul fuoco. Di sicuro la mamma lo sgriderà.
Quel filone di pane nel tempo è diventato un'ispirazione e la sapiente intuizione tutta made in italy di una donna si è trasformata in una borsa preziosa. La Baguette Fendi è oggi il simbolo di una maison italiana dal respiro internazionale, un'icona al pari delle sue celebri "colleghe handbag" d'oltremare, un'idea fortunata che quest'anno compie 15 anni, raccontati per l'occasione nel libro "Fendi Baguette" (Rizzoli New York), presentato oggi a Roma in un party e con 6 modelli rieditati.
Il primo modello Baguette nasce durante la progettazione della collezione A/I 1997/1998 dalla creatività di Silvia Venturini Fendi, che sotto consiglio di Maria Grazia Chiuri, Pier Paolo Piccioli e Karl Lagerfeld, disegnò tra le numerose borse anche il celebre modello, da portare sotto braccio proprio come un filone di pane francese. Quell'attimo, ormai lontano oltre un decennio, segna l’inizio del fenomeno it-bag e il successo degli oltre 600 esemplari prodotti fino ad oggi. Numerosissimi i colori e i materiali utilizzati ogni stagione per rinnovare il modello, tante le celebrities che l'hanno indossata: Sharon Stone, Micha Barton, Julia Roberts, Eva Herzigova, Miranda Kerr e poi lei, Sarah Jessica Parker nei panni di Carrie Bradshaw nel telefilm Sex and the City.
Come non citare infatti i più famosi episodi in cui Carrie sfoggia il filoncino Fendi in diversi modelli? Quando ne acquista un'imitazione, poi svelata in presenza del re delle conigliette Hugh Hefner? E l'episodio in cui un rapinatore cerca di portarle via la borsetta e lei, puntigliosa lo corregge con un "Veramente questa è una baguette!".
Battuta all'asta per amfAR da Sharon Stone, reinventata dalla Fondazione Lisio (nata per tramandare le tecniche del Rinascimento italiano di tessitura a mano della seta, dei velluti e dei broccati), riprodotta in broccato, motivi floreali, con applicazione di pietre, patchwork, colorata o da colorare (come nel modello "Paint your own"). Versatile, da indossare con il jeans come nelle occasioni più ufficiali, piccola ma comoda, perfetta in ogni dettaglio: la forma, la tracolla, la chiusura che reca il marchio della doppia FF.
Un classico senza tempo della moda italiana, che aldilà dei gusti personali ha fatto storia e continua ad incantare le donne di tutto il mondo. E allora non resta che augurarle cento di questi giorni indossata con la stessa passione e un buon divertimento per il party di stasera. Di sicuro la protagonista sarai tu, cara Baguette!
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